Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ha recentemente pubblicato un documento che delinea le nuove linee guida sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità . Queste indicazioni sono essenziali per le aziende che devono adeguarsi agli obblighi stabiliti dalla direttiva europea 2022/2464 (CSRD), recepita in Italia tramite il D.Lgs. 125/2024. Queste politiche sono parte della transizione verso un’economia sostenibile e neutrale dal punto di vista climatico, prevista per il 2050.
Entro la fine dell’anno, i gruppi societari di grandi dimensioni devono rivedere i propri sistemi gestionali e organizzativi per soddisfare i requisiti della rendicontazione ambientale consolidata. Questa transizione, prevista dal D.Lgs. 125/2024, recepisce la direttiva europea 2022/2464 (CSRD) e rappresenta un passo significativo verso un’economia sostenibile e neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.
A partire dal 2025, le società madri che superano almeno due dei seguenti criteri per due esercizi consecutivi: 25 milioni di euro di totale attivo, 50 milioni di euro di ricavi netti e 250 dipendenti in media durante l’esercizio, dovranno conformarsi a questi obblighi. La rendicontazione consolidata richiederà l’integrazione delle dinamiche del gruppo, comprendendo strategie, obiettivi, governance e impatti lungo la catena del valore.
La capogruppo sarà responsabile della redazione di una relazione consolidata, che potrà essere presentata come documento autonomo o come parte della Relazione sulla gestione consolidata. Questo documento dovrà contenere dati non finanziari e informazioni ambientali essenziali per comprendere l’andamento del gruppo e il suo impatto su questioni sociali e ambientali, inclusi il rispetto dei diritti umani e la lotta alla corruzione.
Le aziende possono evitare duplicazioni di rendicontazione se le informazioni richieste sono già incluse nella rendicontazione consolidata della capogruppo, ma dovranno dichiarare esplicitamente l’esenzione e fornire i riferimenti necessari.
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ha delineato linee guida pratiche per supportare i gruppi nell’adattamento ai nuovi requisiti. Tra queste, si evidenziano:
- Integrazione Organizzativa: La capogruppo deve approvare schemi organizzativi e operativi per una raccolta uniforme delle informazioni, istituendo comitati ESG a livello di gruppo e per ciascuna controllata.
- Piattaforme di Lavoro Condivise: L’adozione di piattaforme digitali comuni è fondamentale per facilitare la raccolta e l’elaborazione dei dati, migliorando la comunicazione tra la capogruppo e le entità del gruppo.
- Collaborazione Continua: È cruciale mantenere un allineamento tra i gruppi di lavoro interni e i consulenti esterni per garantire un processo di rendicontazione efficace.
Questo approccio integrato rappresenta un passo decisivo verso una rendicontazione ambientale più trasparente e coerente, in grado di rispondere alle crescenti aspettative di sostenibilità di mercato e stakeholder. In questo contesto, il ruolo del commercialista diventa cruciale: non solo per guidare l’adozione delle migliori pratiche ESG nelle aziende, ma anche per garantire l’adeguatezza dei sistemi organizzativi e la conformità alle normative vigenti.
Le aziende che affrontano queste sfide in modo strategico non solo risponderanno alle nuove normative, ma si posizioneranno anche come leader nella sostenibilità , contribuendo a una transizione economica più responsabile e consapevole.
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