La sostenibilità è diventata un tema centrale nel mondo imprenditoriale. Le aziende sono sempre più chiamate a dimostrare il loro impegno verso pratiche sostenibili, non solo per rispondere alle aspettative dei consumatori, ma anche per rispettare normative sempre più stringenti. In questo contesto, il revisore contabile di sostenibilità emerge come una figura cruciale, capace di garantire trasparenza e affidabilità nelle dichiarazioni di sostenibilità delle aziende.
Chi è il Revisore Contabile di Sostenibilità?
Il Revisore di sostenibilità è un professionista specializzato nella verifica delle informazioni relative agli impatti ambientali, sociali ed economici di un’azienda e pertanto esamina anche le pratiche aziendali in relazione a standard di sostenibilità e responsabilità sociale.
Il Revisore della sostenibilità è il soggetto, abilitato ai sensi del D.lgs. 39/2010, incaricato di esprimere con la relazione, ex art. 14-bis D.lgs. 39/2010, le proprie conclusioni circa la conformità della rendicontazione individuale e consolidata di sostenibilità ai principi del Decreto, nonché alle prescrizioni e agli obblighi di informativa degli ESRS.
La figura del Revisore della Sostenibilità viene approfondito anche dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti e la Fondazione nazionale con la pubblicazione di un documento intitolato: “Il decreto di attuazione della CSRD, inquadramento normativo” del 24 settembre 2024.
Un ulteriore riferimento si ha nel Decreto Legislativo 6 settembre 2024, n. 125, che ha dato attuazione alla direttiva (UE) 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive), che disciplina pure le modalità di svolgimento dell’incarico di attestazione sulla conformità della rendicontazione di sostenibilità.
Requisiti del Revisore della sostenibilità
Il revisore della sostenibilità può essere:
i. il revisore legale, persona fisica, che ha maturato le competenze e i requisiti previsti dalla norma;
ii. la società di revisione legale abilitata ai sensi del D.lgs. n. 39 del 2010, purché l’attestazione sulla conformità sia firmata da revisore della sostenibilità.
La figura del revisore del bilancio di esercizio e del revisore della sostenibilità possono coincidere, purché questi abbia acquisito le competenze specifiche in:
a) obblighi legali e principi concernenti la redazione della rendicontazione annuale e consolidata di sostenibilità;
b) analisi della sostenibilità;
c) procedure di dovuta diligenza in relazione alle questioni di sostenibilità;
d) obblighi legali e principi di attestazione della conformità per la rendicontazione di sostenibilità.
In materia di rendicontazione di sostenibilità, il decreto Milleproroghe ha introdotto una novità; esso stabilisce una misura transitoria per i revisori legali, consentendo loro di attestare la conformità dei report di sostenibilità relativi all’esercizio 2024, a condizione che abbiano acquisito almeno cinque crediti formativi specifici sulla materia.
Compiti e responsabilità
Indipendentemente da chi sia il professionista incaricato alla revisione, il revisore della sostenibilità esprime le proprie conclusioni in merito a:
a) la conformità della rendicontazione di sostenibilità alle norme del Decreto che ne disciplinano i criteri di redazione;
b) la conformità all’obbligo di marcatura XBRL della rendicontazione di sostenibilità;
c) la conformità all’osservanza degli obblighi di informativa previsti dall’art. 8 del regolamento (UE) 2020/852.
In conclusione, il revisore contabile di sostenibilità rappresenta un elemento chiave per il futuro delle aziende. La sua capacità di garantire trasparenza e responsabilità aiuta le aziende a migliorare le loro performance sostenibili. elevati standard di responsabilità e conformità. Per i revisori, questa lettera è un elemento chiave per completare la loro valutazione e fornire il proprio giudizio.
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