Nel contesto del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), i revisori legali assumono un ruolo cruciale nella rilevazione e segnalazione tempestiva degli indizi di precrisi. L’art. 3 del CCII stabilisce che l’imprenditore deve dotarsi di un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato, con l’obiettivo di garantire non solo la corretta gestione, ma anche la rilevazione tempestiva di situazioni di crisi e perdita della continuità aziendale. Questo principio coinvolge attivamente i revisori legali nell’identificazione dei segnali premonitori di una potenziale crisi aziendale.
Gli obblighi di segnalazione: un compito condiviso
L’art. 25-octies del CCII introduce obblighi specifici per gli organi di controllo, tra cui i revisori legali. Questi professionisti sono chiamati a segnalare gli indizi di precrisi che potrebbero compromettere la stabilità dell’azienda. I revisori legali, insieme agli organi di controllo interni, devono operare nell’ambito delle loro funzioni per garantire che eventuali segnali di crisi non passino inosservati.
La norma distingue tra indicatori interni ed esterni di crisi, ognuno dei quali rappresenta un campanello d’allarme per l’intero sistema di controllo aziendale.
Indicatori interni: i primi segnali di allarme
Tra i principali indicatori interni, che i revisori devono monitorare con attenzione, vi sono:
- Debiti per retribuzioni scaduti da oltre 30 giorni, che superano la metà dell’ammontare mensile complessivo delle retribuzioni;
- Debiti verso fornitori scaduti da più di 90 giorni e superiori ai debiti non scaduti;
- Esposizioni bancarie e finanziarie scadute o che hanno superato i limiti di affidamento da almeno 60 giorni, purché rappresentino almeno il 5% del totale delle esposizioni.
La segnalazione tempestiva di tali indicatori da parte dei revisori può prevenire l’aggravarsi di una situazione di crisi. L’articolo 3 del CCII pone un forte accento sull’importanza di adeguati assetti organizzativi per consentire ai revisori di svolgere efficacemente il loro ruolo di monitoraggio.
Indicatori esterni: il coinvolgimento dei creditori qualificati
Oltre agli indicatori interni, esistono anche segnali esterni, che derivano dalle segnalazioni di creditori qualificati, come l’INPS, l’INAIL e l’Agenzia delle Entrate. Questi enti notificano all’organo amministrativo e ai revisori legali ritardi nei pagamenti di contributi previdenziali, premi assicurativi o debiti fiscali che superano determinate soglie.
Il revisore legale ha il dovere di prendere in considerazione queste segnalazioni per valutare l’impatto sulla continuità aziendale e intervenire con eventuali segnalazioni interne. Tra gli obblighi specifici dei revisori rientra, dunque, il monitoraggio e la verifica che l’impresa affronti questi debiti in modo tempestivo per evitare l’aggravarsi della crisi.
La responsabilità del revisore legale
Il CCII attribuisce al revisore legale la responsabilità di essere un soggetto attivo nella prevenzione della crisi aziendale, attraverso la segnalazione di anomalie o di segnali di difficoltà finanziarie. Se tali indizi vengono trascurati, il revisore potrebbe essere chiamato a rispondere per omessa vigilanza, aggravando così la sua responsabilità professionale.
In conclusione, il ruolo dei revisori legali nella segnalazione degli indizi di precrisi è di fondamentale importanza per garantire una gestione responsabile e tempestiva delle crisi aziendali. La loro capacità di identificare e segnalare segnali di allarme permette non solo di proteggere l’azienda, ma anche di salvaguardare il mercato e i creditori, contribuendo a mantenere un ambiente economico sano e stabile.
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