Indipendenza e obiettività nella revisione: misure di salvaguardia per la qualità del processo, inclusa la sostenibilità

Nel contesto della revisione legale, l’indipendenza e l’obiettività sono principi fondamentali per garantire l’affidabilità e la trasparenza delle verifiche contabili. Il Codice Etico Italia e il D.Lgs. 39/2010 stabiliscono che, in presenza di minacce all’indipendenza, sia necessario applicare misure di salvaguardia per ridurre i rischi a un livello accettabile o, se ciò non è possibile, interrompere o rifiutare l’incarico. Tale responsabilità è ancor più rilevante con l’introduzione degli obblighi di attestazione della rendicontazione di sostenibilità, che ampliano il ruolo e le sfide per il revisore.

Misure di salvaguardia dell’indipendenza e obiettività

La normativa italiana prevede una serie di misure che i revisori devono adottare per prevenire rischi legati all’indipendenza e all’obiettività. Queste misure includono azioni come l’esclusione del revisore dal team di audit, l’adozione di procedure di supervisione, e l’interruzione di rapporti economici o di affari che generano rischi per l’imparzialità. Inoltre, è prevista la possibilità di consultare gli amministratori o i responsabili delle attività di governance per esaminare questioni delicate e adottare misure idonee a proteggere l’autonomia di giudizio del revisore.

Direttive e procedure interne

Per assicurare l’efficacia delle misure di salvaguardia, i soggetti incaricati della revisione legale devono implementare direttive e procedure interne, come stabilito dall’art. 10-ter, D.Lgs. 39/2010. Tali direttive devono essere adeguatamente documentate e comunicate al personale coinvolto, e proporzionate alla complessità delle attività di revisione. Queste procedure rappresentano un sistema di controllo interno della qualità per mantenere il processo di revisione trasparente e libero da conflitti di interesse.

La rendicontazione di sostenibilità e la documentazione dell’indipendenza

L’evoluzione normativa prevede che anche gli incarichi di attestazione della rendicontazione di sostenibilità rispettino i medesimi requisiti di indipendenza e obiettività previsti per la revisione legale. A tal fine, il revisore deve conservare un fascicolo per ogni incarico di sostenibilità con le stesse informazioni richieste per la revisione contabile, come previsto dall’art. 10-quater, co. 6-bis. Questi fascicoli contengono dati rilevanti sul cliente, sui responsabili della revisione, e sui compensi, agevolando una gestione sistematica delle verifiche sui requisiti di indipendenza.

Conclusioni

In un panorama professionale in continua evoluzione, l’adozione di misure di salvaguardia per l’indipendenza e obiettività rappresenta un aspetto essenziale della revisione, esteso oggi anche alla rendicontazione di sostenibilità. Documentare ogni fase di valutazione e proteggere il processo da potenziali minacce all’autonomia di giudizio permette ai revisori di adempiere ai propri incarichi in modo trasparente e conforme alle normative, garantendo così la qualità e la credibilità dell’informativa finanziaria e non finanziaria

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