Con un comunicato pubblicato il 16 dicembre, la Ragioneria Generale dello Stato ha fornito importanti chiarimenti riguardo alla formazione obbligatoria per i revisori legali in materia di rendicontazione e attestazione di sostenibilità durante il periodo transitorio, che interessa gli anni 2024 e 2025.
Natura abilitativa e crediti “una tantum”
La principale novità riguarda la natura abilitativa della formazione obbligatoria prevista dalla normativa vigente. Il comunicato sottolinea che i cinque crediti formativi previsti per ciascun revisore legale in materia di sostenibilità devono essere conseguiti “una tantum”. Questo significa che l’obbligo di maturare i cinque crediti può essere adempiuto interamente nel corso di uno solo dei due anni del periodo transitorio, ovvero nel 2024 o nel 2025.
Tale impostazione si distingue dalla consueta logica di aggiornamento professionale annuale e conferma che l’adempimento non può essere suddiviso tra le due annualità.
Impossibilità di frazionamento tra le annualità
Un ulteriore chiarimento riguarda la gestione dei crediti formativi: la Ragioneria Generale dello Stato esclude espressamente la possibilità di frazionare i crediti richiesti, distribuendoli tra il 2024 e il 2025. Pertanto, i revisori legali che intendano ottenere l’abilitazione alla rendicontazione di sostenibilità devono completare l’intero percorso formativo di cinque crediti in un unico anno del periodo transitorio.
Una misura eccezionale e temporanea
Questa specifica disciplina formativa si inserisce nel contesto del periodo transitorio per il recepimento della Direttiva CSRD (Direttiva 2022/2464/UE) e rappresenta un’eccezione rispetto alla regolamentazione ordinaria della formazione continua. L’eccezionalità della misura è dettata dalla necessità di garantire un rapido adeguamento professionale dei revisori legali, in vista dell’entrata in vigore delle nuove regole sulla rendicontazione e attestazione di sostenibilità.
Implicazioni operative per i revisori legali
I revisori legali devono prestare particolare attenzione alla pianificazione della propria formazione per assicurare il rispetto dei requisiti normativi. È essenziale:
- Completare il percorso formativo entro il 2024 o il 2025: la scelta dell’anno dipende dalle esigenze personali e professionali, ma è fondamentale accumulare i cinque crediti richiesti senza suddividerli.
- Monitorare l’offerta formativa accreditata: i revisori devono selezionare corsi che rispettino i requisiti stabiliti dal MEF, sia in termini di contenuti che di crediti formativi riconosciuti.
- Considerare l’impatto della norma sull’abilitazione professionale: il completamento dei crediti è requisito indispensabile per operare nell’ambito della rendicontazione di sostenibilità, un’area che acquisisce sempre maggiore rilevanza con l’implementazione della CSRD.
Conclusioni
Il comunicato della Ragioneria Generale dello Stato rappresenta un importante punto di riferimento per i revisori legali, chiarendo le modalità di adempimento dei requisiti formativi in materia di sostenibilità. L’approccio “una tantum” e l’impossibilità di frazionare i crediti tra due annualità richiedono un’attenta pianificazione da parte dei professionisti, i quali devono cogliere questa occasione per aggiornarsi su un tema strategico per il futuro della revisione e della governance aziendale.
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