Con l’avvicinarsi della chiusura dell’anno, l’attività dei revisori legali entra in una fase cruciale. La revisione del bilancio al 31 dicembre rappresenta un momento determinante per garantire che l’informativa finanziaria sia redatta in conformità ai principi contabili applicabili e rifletta una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’impresa.
Le aree critiche per il revisore nella chiusura d’anno
Tra gli ambiti di maggiore attenzione per il revisore nella revisione del bilancio figurano:
- Valutazione delle poste di bilancio
Le stime contabili, come quelle relative agli ammortamenti, svalutazioni, accantonamenti e imposte differite, richiedono particolare attenzione. Il revisore deve verificare che siano state effettuate sulla base di criteri ragionevoli e coerenti con i principi contabili applicabili, applicando l’ISA Italia 540.
- Continuità aziendale
La verifica della capacità dell’azienda di operare in continuità è centrale, soprattutto in contesti di incertezza economica. Secondo l’ISA Italia 570, il revisore è chiamato a valutare l’adeguatezza delle informazioni fornite in bilancio in merito alla continuità aziendale, identificando eventuali indicatori di crisi.
- Eventi successivi
Il revisore deve valutare se gli eventi verificatisi dopo la data di bilancio ma prima della sua approvazione abbiano un impatto sulle poste contabili o richiedano adeguata disclosure, in conformità all’ISA Italia 560.
- Impairment test e fair value
Le attività con valore recuperabile, come gli avviamenti o le partecipazioni, necessitano di un’attenta verifica per garantire che non siano iscritti valori superiori a quelli effettivamente recuperabili. L’applicazione dell’OIC 9 e dell’ISA Italia 540 è essenziale in queste valutazioni.
Responsabilità del revisore nella chiusura annuale
Il revisore legale assume un ruolo centrale nella tutela degli stakeholder aziendali, in particolare degli investitori, dei creditori e delle autorità regolatorie. Tra le principali responsabilità rientrano:
- L’emissione del giudizio sul bilancio: attraverso la relazione di revisione, il revisore fornisce un parere professionale circa la correttezza e conformità del bilancio.
- Segnalazione di irregolarità o criticità: ai sensi del D.Lgs. 39/2010, il revisore deve segnalare tempestivamente eventuali anomalie significative riscontrate nel corso della revisione.
- Documentazione e controllo qualità: la chiusura dell’anno fiscale richiede una documentazione rigorosa del lavoro svolto, anche alla luce dei nuovi principi ISQM 1 e 2, in vigore dal 2024, che impongono una gestione della qualità sempre più stringente.
Focus sugli obblighi di sostenibilità
Con il recepimento della Direttiva CSRD (D.Lgs. 125/2024), il ruolo del revisore si estende alla revisione della rendicontazione non finanziaria per le imprese soggette all’obbligo. Dal 2025, ma già in preparazione nel 2024, i revisori devono acquisire competenze sui principi ESRS per garantire che le informazioni di sostenibilità siano affidabili e conformi.
Conclusioni
La chiusura dell’anno rappresenta un momento strategico per il revisore legale, chiamato a coniugare competenze tecniche e capacità di valutazione critica. Un approccio rigoroso, basato su una pianificazione accurata e un’analisi approfondita, è essenziale per assicurare la qualità dell’informativa finanziaria e il rispetto delle normative in continua evoluzione.
Il 2024, con le sue novità normative e l’ampliamento degli obblighi per il revisore, segna l’inizio di una nuova era per la revisione legale, rendendo ancor più centrale il ruolo del revisore come garante della trasparenza e della fiducia nel mercato.
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