Revisore Contabile e Dottore Commercialista: differenze e ruoli

Differenze, ruoli e prerogative nel sistema professionale italiano

Nel panorama delle professioni economico-giuridiche italiane, il revisore legale dei conti e il dottore commercialista rappresentano due figure centrali per la trasparenza, la correttezza e la regolarità dei bilanci aziendali. Spesso percepite come simili, queste due professionalità hanno in realtà compiti, prerogative e abilitazioni differenti, anche se in alcuni casi possono sovrapporsi operativamente.

Due figure complementari, ma non sovrapponibili

Conoscere le differenze tra revisore e commercialista è importante per:

  • le imprese, che devono affidarsi ai professionisti giusti per ciascun adempimento;
  • i professionisti stessi, per evitare indebite commistioni di ruoli o responsabilità;
  • le autorità di vigilanza, per riconoscere chi può esercitare quali funzioni.

Le fonti normative di riferimento

Dottore Commercialista

La professione è regolata dal D.Lgs. 139/2005, che ha unificato le figure del commercialista e del ragioniere sotto l’unico Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (ODCEC). L’iscrizione all’albo è suddivisa in due sezioni:

  • Sezione A: dottori commercialisti (laurea magistrale);
  • Sezione B: esperti contabili (laurea triennale).

L’accesso avviene tramite tirocinio e esame di Stato. L’abilitazione consente l’esercizio di molteplici attività: consulenza fiscale, societaria, tributaria, aziendale, redazione bilanci, liquidazioni, perizie, assistenza tributaria.

Revisore Legale dei Conti

La revisione legale è disciplinata dal D.Lgs. 39/2010, che recepisce la normativa europea in materia (Direttiva 2006/43/CE e successive modifiche). Il registro dei revisori legali è tenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

L’iscrizione al registro avviene mediante:

  • laurea idonea;
  • tirocinio triennale presso un revisore iscritto;
  • superamento dell’esame di abilitazione specifico.

È obbligatoria per svolgere incarichi di revisione legale dei bilanci, ove previsti dalla legge o dallo statuto.

Le attività tipiche del commercialista

Il dottore commercialista è una figura generalista ad alto contenuto tecnico, che può operare in molteplici contesti: imprese, enti pubblici, professionisti, terzo settore. Le sue funzioni principali includono:

  • Consulenza fiscale e tributaria;
  • Predisposizione dei bilanci d’esercizio e delle dichiarazioni fiscali;
  • Assistenza nella costituzione, trasformazione e liquidazione di società;
  • Redazione di perizie di stima, valutazioni d’azienda e piani industriali;
  • Gestione di crisi d’impresa, piani attestati e concordati preventivi;
  • Attività di curatore fallimentare, commissario giudiziale, esperto nella composizione negoziata;
  • Assistenza nel contenzioso tributario.

In sintesi, il commercialista accompagna l’impresa nella gestione ordinaria e straordinaria, con una funzione di supporto e indirizzo.

Le attività riservate al revisore legale

Il revisore legale ha una funzione specifica: verificare e certificare l’attendibilità del bilancio e delle scritture contabili. Non opera per “consigliare”, ma per certificare terzietà e attendibilità dell’informazione contabile.

Le sue attività principali:

  • Revisione legale del bilancio d’esercizio e consolidato;
  • Controllo della regolare tenuta della contabilità;
  • Valutazione del sistema di controllo interno;
  • Verifica della continuità aziendale e dei rischi di gestione;
  • Attestazione e relazioni (art. 14 D.Lgs. 39/2010);
  • Segnalazione tempestiva delle criticità all’organo amministrativo o all’autorità competente.

Il revisore è chiamato a esprimere un giudizio indipendente, redatto secondo i principi ISA Italia, ed è responsabile di omissioni, errori o mancanze di diligenza nel rilevare frodi o violazioni rilevanti.

Incarichi congiunti e incompatibilità

Molti commercialisti sono anche revisori legali (se iscritti al Registro MEF), ma non tutte le attività possono essere svolte contemporaneamente per lo stesso cliente. In particolare:

  • Il revisore non può essere consulente, amministratore o sindaco della società che controlla;
  • Non può redigere il bilancio e poi revisionarlo;
  • È tenuto a rispettare obblighi di indipendenza e a evitare situazioni di conflitto di interessi.

Per questo, chi ricopre incarichi multipli deve organizzare attentamente le proprie attività e, in caso di dubbio, astenersi o comunicare eventuali incompatibilità.

Considerazioni finali

Il revisore legale e il commercialista sono due figure fondamentali per il sistema economico, ma rispondono a logiche e funzioni diverse:

  • Il commercialista aiuta a fare bene le cose: è un consulente, un progettista, un supporto tecnico e strategico;
  • Il revisore controlla se sono state fatte bene: è un certificatore, un garante terzo, un soggetto vigilante.

L’Italia ha scelto di mantenere una separazione netta tra consulenza e revisione, in linea con le regole europee sull’indipendenza e la tutela degli stakeholder. Per le imprese, è fondamentale scegliere la figura giusta per ogni incarico, evitando sovrapposizioni che possano generare conflitti, dubbi o responsabilità incrociate.

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