L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha avviato un progetto di semplificazione dei principi contabili destinati alle PMI, basato su una consultazione pubblica fino al 20 novembre 2024. Questo progetto mira a rendere i principi contabili nazionali più accessibili alle imprese di minori dimensioni, anche alla luce delle recenti modifiche normative introdotte dalla direttiva UE 2775/2023 e recepite con il d.lgs. 125/2024.
Nuovi limiti dimensionali per i bilanci
Il decreto ha rivisto i parametri per l’applicazione di bilanci abbreviati e delle microimprese:
- Bilanci abbreviati (art. 2435-bis c.c.):
- Totale attivo: 5.500.000 euro (precedentemente 4.400.000).
- Totale ricavi: 11.000.000 euro (precedentemente 8.800.000).
- Microimprese (art. 2435-ter c.c.):
- Totale attivo: 220.000 euro (precedentemente 175.000).
- Totale ricavi: 440.000 euro (precedentemente 350.000).
Questi parametri si applicano se i limiti non vengono superati per il primo esercizio o per due esercizi consecutivi. Inoltre, i nuovi limiti per i bilanci consolidati sono stati aggiornati a 25.000.000 euro per il totale attivo (ex 20.000.000) e a 50.000.000 euro per i ricavi (ex 40.000.000).
Criticità operative e aree di intervento
- Impairment test semplificato
Attualmente, l’approccio semplificato per la svalutazione delle immobilizzazioni è limitato a microimprese e bilanci abbreviati. Estendere questa semplificazione ai limiti del bilancio consolidato consentirebbe una gestione più agevole per le PMI, evitando l’applicazione di modelli complessi basati sull’attualizzazione dei flussi finanziari futuri, spesso poco accessibili per queste imprese.
- Costo ammortizzato e attualizzazione di crediti e debiti
La normativa prevede il ricorso a metodi di attualizzazione che, per molte PMI, risultano onerosi e difficili da applicare, portando spesso a una dichiarazione di irrilevanza per evitarne l’applicazione. Una semplificazione in quest’ambito sarebbe auspicabile.
- Contabilizzazione dei derivati
L’attuale disciplina dell’OIC 32 risulta eccessivamente complessa per le PMI. Un documento più sintetico e specifico per le loro esigenze potrebbe migliorare la comprensione e l’applicazione delle regole contabili sui derivati.
- Crediti d’imposta da superbonus
Considerare questi crediti come contributi nella voce A5 del conto economico, invece che come crediti d’imposta, introdurrebbe una maggiore chiarezza e semplicità contabile.
Conclusioni
Il progetto di semplificazione potrebbe rappresentare un passo decisivo per migliorare l’accessibilità e l’efficienza contabile delle PMI. Tuttavia, sarà essenziale garantire un equilibrio tra semplificazione e mantenimento della qualità dell’informazione contabile, rispondendo alle esigenze di trasparenza e conformità normativa.
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